E' con dolore che l'ANMIC, Associazione Nazionale Mutilali e Invalidi Civili, comunica ai suoi associati il lutto che l'ha colpita.

Domenica 29 novembre 2015 ci ha lasciati Livio Righetto, già Presidente Provinciale ANMIC di Brescia. Riconfermato a capo delle Sede bresciana nel 2011, da un anno aveva lasciato la Presidenza per motivi di salute.

Grande cordoglio viene espresso alla famiglia dall'Associazione.






_____________________________________________________________________________________________________________

Inizia qui un percorso di informazioni e notizie in tempo quasi reale su tutto ciò che può interessare la nostra categoria: dalle leggi promulgate dal Governo alle iniziative dell’ANMIC per ottenere benefici più consistenti per gli invalidi civili; ma anche comunicati di vario interesse emessi sia dalla Direzione di Brescia che dalla Direzione Nazionale. Questo per far sì che ogni associato possa essere tempestivamente informato su tutto ciò che accade in relazione alla disabilità nel nostro Paese. L’ANMIC di Brescia confida che questo strumento di comunicazione sia di aiuto a tutti i disabili per migliorare le proprie aspettative di vita.


Contributi per l'eliminazione delle barriere architettoniche: bando 2015 (Decreto 4394 del 28/05/2015)

Scade il 30/09/2015 il termine ultimo per partecipare al bando di finanziamento per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati, le cui domande andranno presentate presso il Comune in cui è situato l’immobile. Beneficiari potranno essere persone diversamente abili con menomazioni o limitazioni permanenti, di carattere fisico, sensoriale o cognitivo, compresa la cecità, che incontrano ostacoli o impedimenti ad usufruire degli spazi nell'edificio nel quale risiedono. Ecco il bando completo:


DECRETO N. 4394 Del 28/05/2015 Identificativo Atto n. 119
DIREZIONE GENERALE CASA,HOUSING SOCIALE, EXPO 2015 e INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE


Oggetto:
BANDO REGIONALE 2015 PER L'ELIMINAZIONE E IL SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE NEGLI EDIFICI PRIVATI IN ATTUAZIONE DELLE DISPOSIZIONI CONTENUTE NELL’ART. 34 TER DELLA LEGGE 20 FEBBRAIO 1989 N. 6 E DELLA DELIBERAZIONE DI GIUNTA REGIONALE DEL 13.03.2014 N. X/1506


IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA WELFARE ABITATIVO E HOUSING SOCIALE


VISTA la legge regionale 20 febbraio 1989 n. 6 “Norme sulle barriere architettoniche e prescrizioni tecniche di attuazione”, ed in particolare l’art. 34 ter, come modificato dapprima dalle legge regionale n. 31 marzo 2008 n. 5 e recentemente dalla legge regionale 31 luglio 2013 n. 5, che rispettivamente hanno introdotto:

  1. Al comma 1, la possibilità di erogare contributi regionali anche per gli interventi afferenti al requisito dell’adattabilità attuati su edifici residenziali realizzati dopo l’entrata in vigore della l.r. n. 5/2008;
  1. il comma 3 bis, che prevede nuovi criteri e modalità per l’erogazione delle risorse regionali, conferendo alla Giunta regionale la competenza a definire:
  2. le modalità di selezione dei soggetti beneficiari, avuto riguardo al valore dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) riferito al nucleo familiare di appartenenza del soggetto richiedente ed alla gravità della disabilità accertata, con prioritaria considerazione dei soggetti con invalidità totale;
  3. a misura massima del contributo erogabile;
  4. i casi di decadenza dal contributo e le modalità di reimpiego delle somme recuperate;

VISTA la deliberazione 13 marzo 2014 n. X/1506, con la quale la Giunta regionale ha avviato per l’anno 2014 una misura di intervento sperimentale, definendo modalità e criteri ai sensi del comma 3 bis dell’art. 34 ter della l.r. n 6/1989;

ATTESO che la predetta d.g.r. n. 1506/2014 da atto che sia il competente Dirigente dell’Unità Organizzativa Welfare abitativo, Housing sociale e Pari opportunità a provvedere a tutti gli adempimenti conseguenti e necessari all’attuazione del medesimo provvedimento;


VISTI:

  • l’Allegato A “Modalità e criteri per l’attuazione di interventi di rimozione barriere architettoniche negli edifici residenziali privati, ai sensi dell’art. 34 ter della l.r. 20.02.1989 n. 6 e della d.g.r. 13.03.2014 n. X/1506”, nel quale sono indicate le spese ammissibili, le modalità di valutazione delle domande e le procedure di assegnazione dei contributi, le cause di decadenza e le modalità di reimpiego delle somme recuperate;
  • l’Allegato B “Fac – simile di domanda”;
  • l’Allegato C “Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà”;

che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto;


PRESO ATTO che le risorse finanziarie da destinare all’iniziativa sopra riferita ammontano a complessivi € 300.000,00 imputabili al cap. 8.02.203.5164 del bilancio 2015, che presenta la necessaria disponibilità di competenza e di cassa;

DATO ATTO che la suddetta disponibilità finanziaria potrà essere incrementata a seguito di assestamento del bilancio regionale dell’esercizio in corso;

VISTI i provvedimenti organizzativi della X legislatura ed in particolare:

  • la d.g.r. 29 aprile 2013 n. X/87 avente ad oggetto “II Provvedimento  Organizzativo 2013” che, nell’allegato A, definisce gli assetti organizzativi della Giunta Regionale, gli incarichi dirigenziali e le connesse graduazioni;
  • la d.g.r. 6 marzo 2015 n. X/3224 avente ad oggetto “VI PROVVEDIMENTO ORGANIZZATIVO 2015” con la quale, tra l’altro, è stata attribuita alla Struttura Welfare Abitativo e Housing Sociale la competenza in materia di “Misure per il welfare abitativo e per l’eliminazione barriere architettoniche”
  • la d.g.r. 16 marzo 2015 n. X/3271 avente ad oggetto “VII PROVVEDIMENTO ORGANIZZATIVO 2015” con la quale, tra l’altro, è stato individuato il dott. Augusto Conti responsabile della Struttura Welfare Abitativo e Housing Sociale”;

VERIFICATO che la spesa oggetto del presente atto non rientra nell’ambito d’applicazione dell’art.3 della l.136/2010 (tracciabilità dei flussi finanziari);

VISTI gli artt. 26 e 27 del d.lgs. 20 aprile 2013 n. 33, “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicita', trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” , che prevedono la pubblicazione degli atti con i quali sono determinati i criteri e le modalità cui le amministrazioni stesse devono attenersi per la concessione di contributi a persone ed enti pubblici e privati;

DECRETA

1. di approvare:

  • l’Allegato A “Modalità e criteri per l’attuazione di interventi di rimozione barriere architettoniche negli edifici residenziali privati, ai sensi dell’art. 34 ter della l.r. 20.02.1989 n. 6 e della d.g.r. 13.03.2014 n. X/1506”, nel quale sono indicate le spese ammissibili, le modalità di valutazione delle domande e le procedure di assegnazione dei contributi, le cause di decadenza e le modalità di reimpiego delle somme recuperate;
  • l’Allegato B “Fac –simile di domanda”;
  • l’Allegato C “Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà”;

che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto;
2. che le risorse finanziarie stanziate per l’attuazione dell’iniziativa, ammontanti a complessivi € 300.000,00 imputabili al cap. 8.02.203.5164 del bilancio 2015, saranno impegnate con proprio successivo provvedimento e potranno essere incrementate a seguito di assestamento del bilancio regionale dell’esercizio in corso;
3. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento e dei relativi Allegato 1, Allegato 2 e Allegato 3 nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e nel sito www.casa.regione.lombardia.it, nonché di prevedere un’adeguata pubblicizzazione dell’iniziativa;
4. di pubblicare il presente provvedimento e i relativi Allegato 1, Allegato 2 e Allegato 3 ai sensi degli artt. 26 e 27 del d.lgs. 20 aprile 2013 n. 33.


IL DIRIGENTE
AUGUSTO CONTI


____________________________________________________________________________________________________________________________________________________


XII° CONGRESSO NAZIONALE ANMIC - ROMA 13-14-15 NOVEMBRE 2014.
Si è svolto a Roma nei giorni 13, 14, e 15 Novembre 2014 il XII° Congresso Nazionale Straordinaro dell’ANMIC intitolato “Vincere le sfide del futuro: disabilità, pari opportunità e inclusione”.In questa occasione è stato eletto all’unanimità nuovo Presidente Nazionale ANMIC il Prof. Nazaro Pagano a cui vanno i più sinceri auguri dell’ANMIC di Brescia per un proficuo lavoro denso di nuove conquiste a favore del mondo della disabilità.

Il commissario straordinario pro-tempore della Sede Provinciale di Brescia è il sig. Gianluca Englaro.

____________________________________________________________________________________________________________________________________________________


Nuove disposizione in materia di invalidità civile
Si porta a conoscenza che, con Decreto Legge n. 90 del 24 giugno 2014, sono state apportate numerose e significative disposizioni che interessano il mondo delle disabilità.

Modalità riconoscimento invalidità

La domanda
L’interessato deve rivolgersi al proprio Medico il quale, per via telematica, trasmette all’INPS il certificato medico attestante la patologia di cui è affetto.
Il Medico consegna all’invalido l’originale del certificato medico, la ricevuta rilasciata dall’INPS e restituisce la documentazione sanitaria. Con detti documenti l’invalido deve rivolgersi, entro 90 gg., ad un Patronato o all’Associazione Nazionale Invalidi Civili per presentare la domanda di convalida all’INPS (Mod.A).
L’INPS invia entro 90 gg. la convocazione alla visita di accertamento presso la Commissione Medica di competenza. Nei casi di una patologia oncologica il medico può richiedere la procedura d’urgenza.
Nelle Commissioni Mediche ASL e INPS è presente un medico designato dall’ANMIC. L’invalido (o un familiare), quando riceve il verbale di invalidità civile, è opportuno che si rivolga a questa Associazione per avere precisazioni riguardo il riconoscimento ottenuto e, nel caso comportasse la concessione di provvidenze economiche, provvedere alla presentazione della documentazione da inviare all’INPS.

Provvidenze Economiche anno 2014

Pensione invalidi civili totali € 279,19 mensili (se il reddito personale non supera € 16.449,85)
Assegno mensile invalidi civili parziali (concesso agli invalidi civili con una invalidità dal 75%) € 279,19 (se il reddito personale non supera € 4,795,57)
Indennità di accompagnamento € 504,07  (non è previsto alcun limite di reddito)
Indennità mensile di frequenza €279,19
Istituita con la Legge 11/10/19990 n. 289, spetta agli invalidi civili minori di anni 18 con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni della propria età. Può essere revocata se vengono meno le condizioni previste nella domanda.

L’Assegno Sociale (Istituito con la Legge 08/08/1995 n. 335)
Al compimento del 65° anno di età gli invalidi civili che in precedenza percepivano la pensione di invalidità (100%) o l’assegno mensile, presentando la domanda, hanno diritto a percepire l’assegno sociale che può essere richiesto da tutti i cittadini residenti in Italia  a prescindere dal versamento di contributi. La verifica del possesso dei requisiti viene fatta annualmente dall’INPS. In ogni caso l’ANMIC è disponibile per le informazioni del caso.

Commissioni Sanitarie
Nell’ambito di ciascuna ASL operano una o più Commissioni Mediche incaricate di effettuare gli accertamenti sanitari di coloro che chiedono il riconoscimento dell’invalidità civile. Dette Commissioni sono composte da un medico specialista in Medicina Legale, Presidente e da due medici scelti tra i medici dell’ASL.
Le Commissioni sono integrate con un sanitario designato dalle Associazioni Nazionali di categoria degli invalidi civili, ciechi o sordomuti, ogni qualvolta debbano pronunciarsi su invalidi appartenenti alle rispettive categorie.
Presso le Sedi INPS dal 1° Aprile 2007 sono operanti le Commissioni Mediche di verifica che assolvono alla funzione di controllo dei verbali redatti dalle Commissioni Mediche delle ASL. Queste Commissioni sono integrate da medici rappresentanti di categoria designati dalla Associazione ANMIC e confermati dalla Direzione Generale ANMIC e dal Direttore Generale dell’INPS. Dopo la verifica l’INPS provvede all’invio, agli interessati, del verbale di invalidità civile.

Istituzione dell’Amministratore di sostegno

Con Legge 9/01/2004 è stato è  istituito l’Amministratore di sostegno. Si tratta di una figura giuridica che viene incontro alle esigenze della famiglia aventi al proprio interno persone prive in tutto o in parte di autonomia. Con la nomina dell’Amministratore di sostegno si evita il ricorso all’umiliante e costoso procedimento della interdizione o della inabilitazione, perché la persona assistita non perde la capacità giuridica di agire.
Normalmente la designazione può essere proposta da parenti o affini. Alla nomina provvede il Giudice tutelare, con decreto che indica gli atti che il nominato potrà compiere in favore dell’Assistito per la durata di 10 anni (rinnovabili).

L’Amministratore di sostegno deve tenere conto dei bisogni e delle aspirazioni del beneficiario e amministrare l’eventuale patrimonio. Ogni anno l’Amministratore di sostegno deve restituire una relazione al Tribunale esponendo l’attività svolta in merito alle condizioni di vita e del comportamento del beneficiario, specificando il rendiconto economico (lo stampato viene inviato dal Tribunale). L’ANMIC è disponibile a seguire ogni caso di nomina e disporre il rendiconto.

L’Interdizione
L’Interdizione riguarda le persone maggiorenni che, trovandosi in condizione di permanente infermità di mente, sono incapaci di curare i propri interessi e di provvedere agli atti quotidiani della vita.
L’Interdizione, o Inabilitazione, viene promossa su richiesta dei parenti al Pubblico Ministero. 
Il Giudice Tutelare, vista l’istanza, sceglie il tutore tra i parenti che convivono con l’invalido - ritenuti idonei o capaci - per un massimo di 10 anni, rinnovabili.
In loro mancanza il Giudice deferisce il compito ad un Ente di Assistenza nel comune di residenza o all’istituto dove è ricoverato.
In questo caso le funzioni di tutela sono di fatto esercitate da un rappresentante dell’ente o dell’istituto di ricovero.

Indennità di accompagnamento

Come è noto fino ad oggi un minore titolare dell’indennità di accompagnamento, al compimento della maggiore età, doveva presentare domanda per essere sottoposto ad una nuova valutazione dell’invalidità. In mancanza subiva la revoca dell’indennità e non otteneva il beneficio della pensione che gli spetterebbe come maggiorenne.

Il sesto comma della citata Legge prevede che il minore titolare di accompagnamento, al compimento del 18mo anno di età, continui a godere della stessa indennità ed acquisisce il diritto alla pensione di inabilità su semplice presentazione di domanda senza sostenere una nuova visita da parte della Commissione.

Indennità di Frequenza

Al punto 5 è previsto che i minori titolari dell’Indennità di Frequenza, che scade al compimento del 18mo anno di età, possono presentare domanda amministrativa entro i sei mesi antecedenti il compimento della maggiore età per ottenere le prestazioni erogabili agli invalidi maggiorenni.

In ogni caso l’interessato può presentare domanda anche dopo il compimento del 18mo anno di età, allegando la documentazione sanitaria attestante lo stato invalidante per essere riconosciuto invalido civile.


Permessi e Congedo

Lo stesso D.L. prevede che la Commissione adita per il rilascio della certificazione sull’handicap deve pronunciarsi entro 45 giorni e non nei 90 come precedentemente previsto. Decorso tale termine l’accertamento dell’handicap potrà essere effettuato da un medico della propria ASL che rilascerà un certificato provvisorio, valido fino alla emissione di quello definitivo dalla Commissione Medica.
Revisione presupposti medico-legali in materia di invalidità civile e handicap.
-I soggetti invalidi civili, con il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento o di comunicazione, sono esonerati da ogni visita medica finalizzata all’accertamento della permanenza della minorazione civile o dell’handicap.
-Gli invalidi civili, con una invalidità uguale o superiore all’80%, non sono tenuti ad effettuare la prova selettiva eventualmente prevista per i concorsi pubblici e l’abilitazione alle professioni.

Parcheggi e Rinnovo Patenti

Le nuove disposizioni prevedono la presenza, nelle Commissioni Mediche Locali, di un rappresentante medico nominato dalle Associazioni di persone con invalidità. Per quanto riguarda i parcheggi i Comuni dovranno individuare, nelle aree di parcheggio a pagamento, un numero di posti gratuiti per le persone invalide con regolare contrassegno nella misura di 1 posto ogni 50 e prevedere la sosta gratuita nei parcheggi a pagamento qualora siano occupati i posti riservati ai disabili.


La Direzione Provinciale ANMIC